La fusione tra antico e moderno, tra ambiente naturale e costruito, rendono Carlo Scarpa l'architetto perfetto per questo momento in cui la conservazione degli edifici storici e la sensibilità all'impatto ambientale sono di suprema importanza.
E' dedicata interamente al grande architetto veneziano, la mostra "Re-Fra- ming Carlo Scarpa" di Cemal Emden, allestita negli spazi di L'ERA gallery, in Fondamenta de L'Arzere (Dorsoduro 2324).
La personale, curata da Emilia- no Bugatti, propone 30 pannelli di grande formato raffiguranti altrettante opere di Carlo Scarpa che l'architetto e fotografo turco Cemal Emden, oggi tra i più riconosciuti al mondo nei settori dell'architettura, dell'interior design e del paesaggio, ha colto con il suo obiettivo.
«Le sue inquadrature danno la possibilità all'osservatore di immergersi nelle opere di Scarpa, di osservarne i dettagli anche da punti di vista inediti per coglierne, ad esempio, prospettive e geometrie visibili solo attraverso una ripresa dall'alto», spiega Bugatti.
Le fotografie esposte rappresentano un piccolo estratto del libro "Carlo Scarpa. The Complete Buildings" contenente 200 foto di Cemal Emden con relativi testi di Jale N. Erzen, un'opera omnia edita da Prestel recentemente presentata nell'aula Mario Baratto di Ca' Foscari.
Per realizzare il libro Emden ha visitato tutti gli edifici ancora esistenti di Scarpa, da quelli iniziati negli anni '30 a quelli completati dai collaboratori subito dopo la sua morte nel 1978.
I pannelli fotografici esposti a Venezia sono stati presentati al pubblico per la prima volta in occasione della mostra "Scarpa Diyaloglari" realizzata ad Istanbul nel 2022 dall'associazione privata di architetti ISMD insieme all'Istituto Italiano di Cultura di Istanbul, con l'obiettivo di promuovere la cultura artistica italiana in Turchia.
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In quest'ottica L'ERA Gallery ha portato a Venezia, città di Scarpa, le fotografie di Cemal Emden, investendo fortemente nella relazione tra Istanbul e la città lagunare, due città che storicamente hanno intessuto scambi culturali e commerciali e che anche oggi confermano la loro vicinanza.
